MetodologieLa “piccola società” che si viene a creare a Gigliopoli è “usata” come collante tra le molteplici situazioni di vissuti personali dei bambini, attraverso: Giochi di socializzazione, di relazione, di collaborazione e anche giochi spazio-percettivi, sia all’aperto che al chiuso L’uso dei laboratori (informatica, carta e cartone, falegnameria, sartoria, cucina, ecc…) e la preparazione di momenti sociali veri La sistemazione/catalogazione e la valorizzazione di quanto raccolto nel corso delle osservazioni esterne (escursioni, ecc…) Momenti di riflessione collettiva sull’andamento dell’intera esperienza |
Gigliopoli è, di fatto, un’occasione per sviluppare la propria autonomia, conoscere le proprie capacità ed i propri limiti.
Infatti, agendo su ciò che di positivo c’è in ogni bambino, scoprendo le sue attitudini innate, stimolandolo verso ciò che non conosce e che non sa fare, promuovendo il suo interesse, si pongono le basi per poter accrescere le sue potenzialità. A Gigliopoli viene incoraggiata una cultura aperta all’attenzione ed alle esigenze del più debole, con la consapevolezza che le attività favorevoli alla persona in difficoltà lo sono per tutti, dal momento che chi è più “debole” richiama valori di solidarietà che necessitano di essere esplicitati e non possono, in alcun caso, esser dati per scontati. Forme di diversabilità, in quanto parti integranti di questa piccola società e non aspetti isolati, determinano la necessità di aprire il nostro mondo a tutti, eludendo gli egoismi e sviluppando, in pratica, il corretto potenziale umano. Come ripetutamente osservato, questa esperienza è utile a tutti i bambini, perché dal punto di vista socio-affettivo il sentirsi prescelti per lo svolgimento di compiti importanti al servizio dei coetanei in difficoltà crea maggior fiducia in se stessi, maggiore senso di sicurezza e di responsabilità, atteggiamenti più positivi nei confronti degli altri ed un ulteriore sviluppo del senso comunitario. |
Oltre al Centro Studi è presente un’ampia gamma di possibilità ludiche ed a carattere motorio, in modo che ognuno possa trovare la forma espressiva corporea più adatta. Realizzati con il supporto e la supervisione degli operatori e degli educatori, giochi come baseball, rugby, basket, bocce, calcetto, ma anche pattini, pallavolo, oltre all’impiego dei sempre gettonatissimi calciobalilla e tavolo da ping-pong (come da esplicita richiesta degli abitanti di Gigliopoli), permettono molteplici e gradevoli momenti di svago. Tornei, sfide e competizioni all’insegna del rispetto reciproco scandiscono in modo accurato e piacevole il susseguirsi delle giornate, e non servono a determinare vincitori e vinti, ma a fornire ulteriori momenti di gioia e di gioco. La piccola biblioteca, ricca di libri ed audiovisivi interessanti ed idonei a sviluppare l’amore per la lettura e la curiosità nei confronti del Sapere, già messa a disposizione dei ragazzi, è costantemente arricchita con nuovi libri (parte dei quali donati alla comunità di Gigliopoli da alcuni genitori riconoscenti!). Si ricorre all’utilizzo di attrezzature audio-visive per permettere ai bambini di realizzare delle auto-produzione di cortometraggi con la telecamera e, con l’aiuto di supporti audio, si propone il gioco della simulazione della nostra emittente radiofonica: “Radio Giglio”, i cui programmi sono diffusi via web. |
I PC e gli altri strumenti informatici messi a disposizione per le attività permettono di realizzare con i ragazzi un laboratorio di fotografia digitale e la “Gazzetta di Gigliopoli”, con storie, racconti, interviste e fumetti sulle loro esperienze. Nel corso delle attività descritte e grazie ai positivi risultati ottenuti in fase sperimentale durante le attività svolte in precedenza, si continua ad adottare un “sistema economico” locale, basato sull’impiego di una “moneta” come strumento di valutazione dei comportamenti dei bambini a Gigliopoli, anche in relazione al loro coinvolgimento attivo nella comunità, facendolo quindi diventare un vero e proprio “gioco nel gioco”. L’utilizzo di questa metodologia (token economy) evidenzia numerosi riscontri positivi in ambienti di gruppo, ed in particolar modo nei bambini con apparente disagio sociale. Dare un’importante considerazione a questa forma di confronto, traducendola in gioco, anche mediante il loro coinvolgimento nella pianificazione di questa metodologia, aiuta i bambini stessi nel loro processo di maturazione. |
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