– di Nicola Schepis
Ho scoperto da diversi anni che a Milazzo esiste una realtà alternativa alla dimensione consumistica dei nostri giorni, si tratta di una cittadella dei bambini, di un centro studio innovativo, dove si praticano interventi pedagogici e didattici d’avanguardia. Questa realtà è stata progettata e messa in atto dall’associazione “Il Giglio”.
Durante l’estate questa associazione realizza un piccolo paradiso per i bambini, permette loro di sognare, immaginare, elaborare pensieri fluidi e complessi, vivere una dimensione relazionale positiva.
Questa associazione cura il gioco simbolico, offre ai piccoli l’opportunità di vivere attraverso l’esperienza ludica una dimensione quasi sognante, dov’è possibile immergersi dentro la fiaba e vivere tutte le opportunità che il pensiero rappresentativo e paradigmatico possa offrire. Ma non si tratta soltanto di un percorso fiabesco, irreale, fantastico, né tantomeno di un esperienza puramente ludica, ma dell’opportunità di crescere insieme, di migliorare l’autostima, la propria autoefficacia, il pensiero positivo, acquisire abilità di problme-solving, imparare a gestire il conflitto.
L’azione educativa si svolge in uno scenario favoloso, quasi inventato, ma vero, tangibile, eccessivamente bello, esageratamente denso di vita. Per esagerato, non intendo affatto qualcosa di sproporzionato, ma, al contrario di splendido, come la metafora della grazia e dello splendore. Non si tratta affatto di un’esagerazione, nel senso usuale della parola, ma della contemplazione di ciò che è talmente bello, talmente tale da non poter essere descritto dalla parola.
I bambini scoprono l’ambiente, i colori della natura, vivono altri ritmi, imparano ad amare gli animali, respirano il profumo dei fiori, ne fanno delle essenze e giocano, mercanteggiano simbolicamente questi aromi, ne parlano, chiedono agli adulti di respirare e percepire con loro gli odori. Si tratta di condividere un’esperienza, d’ amarla insieme, d’investire la propria emozionalità, quasi come leggere le stelle.
I bambini scoprono il teatro, La danza, l’arte del muoversi e della gestualità simbolica. Operatori molto preparati nel settore riescono a motivarli, così i partecipanti s’ immergono nella drammaturgia, nella narrazione vivendola, la esprimono e condensandola ne fanno un’arte.
Che dire della scoperta del circo? Offrire ai bimbi la possibilità di vivere una dimensione sognante, fiabesca, che sa di leggenda, di mito, di paesi esotici, di racconto è dir poco, c’è molto di più. Le attività circense sono l’anima di “Gigliopoli” il cuore pulsante di questa associazione. Si tratta, quasi di una sfida, della riscoperta di se stessi, un’esperienza che permette di affrontare le paure, di superarle; durante questo percorso si apprendono le regole, quelle regole che sono necessarie per confrontarsi con gli altri, per edificare percorsi di vita.
Nelle attività grafico pittoriche e plastiche i bimbi disegnano, dipingono, ritraggono, giocano con le piccole cose, costruiscono collane, mosaici, manipolano la creta ed altro ancora,nel colore proiettano la loro emozionalità; i loro stati d’animo prendono forma e slancio attraverso i contorni, le sfumature.
Giocano con la musica utilizzando un vasto strumentario, dialogano con i ritmi, con le varie timbriche delle tastiere, dei triangoli, delle arpe. Così, i bimbi intendono, come in un bosco, gocce e sciami di foglie, sono le note, le dolci note stregate dell’arpa, pizzicando quelle corde suonano ciò che soffia nel vento, sembrano quasi accolti da carezze lontane, da antiche sonorità.
Questa associazione propone un modello educativo e innovativo, e cioè quello dell’auto – aiuto. diversi bimbi di una volta, ora divenuti adolescenti si sono trasformati in aiutanti, hanno acquisito modelli educativi propositivi e sostengono l’attività degli adulti. Gli operatori e gli aiutanti lavorano tantissimo, sono sempre presenti, ininterrottamente disponibili, offrono il loro apporto con sorrisi e tanta dolcezza, riescono a motivare i bambini alle attività più complesse, lo fanno molto bene perché sono motivati e motivano, perché trasmettono gioia, perché affrontano tutte le attività con amore e dedizione.
Gli operatori sono molto abili nel proporre questi percorsi, nell’incrementare processi di autoregolazione cognitiva, nel migliorare le abilità di attenzione e di riflessione, nell’educare i bimbi alla criticità ed alla ponderazione e perché no alla saggezza? Ecco la misura di questa riscoperta, la grandezza di questa associazione, l’intelligenza pedagogica, l’opportunità che offre ai cittadini del nostro comprensorio.
Si tratta della bellezza che attraversa le piccole e le grandi cose, e vive e contempla l’esistenza, il tempo, la dimensione umana.
Nicola Schepis – Pedagogista Dirigente dell’ASP5 di Milazzo