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L’importanza naturalisticaA titolo di cronaca, ci piace rilevare che nelle grotte e nelle calette del Promontorio viveva in passato, ed era comune fino all’Ottocento, la foca monaca (Monacus monachus).Tra i mammiferi terrestri presenti nel territorio si segnalano, inoltre, la donnola (Mustela nivalis) e il riccio (Erinaceus europaeus). Tra gli uccelli che nidificano sulle scogliere di Milazzo, si citano il falco pellegrino (Falco peregrinus), il cormorano (Phalacrocorax carbo), il corvo imperiale (Corvus corax), la taccola (Corvus monedula), l’airone cenerino (Ardea cinerea), oltre a varie specie di gabbiano. Il falco pellegrino riveste anche un’importanza storica, in quanto era un animale che re Federico II di Svevia amava addestrare per la cosiddetta caccia col falcone.Secondo quanto riporta il Piaggia, già nel 1846, la Baronia, attirò l’attenzione dei naturalisti. Il Quatrefages, in particolare, insieme ad altri studiosi francesi, analizzò il promontorio per tre settimane, riportando gli esiti della ricerca sulla “Revue des deux mondes”. Qui, descrisse camere e bacini, scavati nella roccia per effetto erosivo delle onde, quali luoghi idonei alla crescita di alghe e di facus, oltre che sistemi di tane per svariate popolazioni marine. |