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Ritrovamenti archeologici

Questo punto della costa, risultò da sempre un luogo favorevole ai naviganti anche per la presenza di una fonte d’acqua dolce, e per l’esistenza di una scala scavata nella roccia, che permetteva di risalire dalla spiaggia al Capo. La collocazione di questa scala era già riportata in una carta seicentesca di Francesco Negro. 

Il ritrovamento, forse più importante degli ultimi anni, è il relitto di una nave romana di età imperiale, proveniente dall’Egeo, rinvenuta nel 1993 al largo di Punta Mazza, un punto insidioso per le imbarcazioni. Negli anni successivi al ’93, è stata recuperata parte del carico, consistente in diverse serie di anfore vinarie del tipo in uso nella prima metà del III sec. d.C. 

Il complesso architettonico, denominato “Fondazione Barone Giuseppe Lucifero di S. Nicolò”, risalirebbe alla prima metà del Seicento e fu costruito ad opera del Barone Onofrio Baele, anche se ha subito in seguito rimaneggiamenti e restauri fino all’800 e negli ultimi decenni sono stati eseguiti dei lavori di manutenzione.

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